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Soldati italiani in Libia
Il quotidiano romano "il Giornale d'Italia" si distinse, come altri importanti organi di informazione nazionali, per il deciso appoggio dato al governo in merito alle operazioni militari volte all'occupazione della Tripolitania e della Cirena. Le sue pagine erano piene di retorica nazionalista.

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Il Giornale d'Italia sprona il paese alla guerra per Tripoli

Il Giornale d'Italia per la guerra alla Turchia per Tripoli

Il Giornale d'Italia iniziò le pubblicazioni a Roma la sera del 16 novembre del 1901. Fortemente voluto da Sidney Sonnino e da Antonio Salandra, fu di orientamento conservatore. Fu fondato e diretto da Alberto Bergamini, un giovane giornalisa romagnolo che in precedenza aveva lavorato per il Corriere dela Sera. Il quotidiano, noto per aver dato vita alla pagina culturale (la terza pagina, appunto), assunse ben presto una linea politica anti Giolitana. In occasione della guerra italo-turca, voluta dallo statista piemontese, il giornale romano non fece, tuttavia, mancare il suo convinto appoggio ala missione italiana in terra d'Africa. Al pari delle altre testate nazionali anche il Giornale d'Italia seguì le operazioni militari con diversi inviati che non faranno mancare ai propri lettori un'informazione intessuta da propaganda e di retorica.

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