Emigrazione italiana al Messico
(Il Giornale d'Italia 25 agosto 1902)
Il barone Aliotti, regio incaricato d'affari al Messico, ha trasmesso al Ministero degli esteri un rapporto
sull'immigrazione nel Messico. Ecco le notizie che si riferiscono all'Italia.
La colonia italiana nel Messico si aggira intorno
a cinquemila persone, ed è efficacemente aiutata e protetta dalla Camera italiana del lavoro e commercio, istituita nel febbraio
1901, nelle varie questioni che si riferiscono sia alla colonizzazione individuale, sia alla concessione di terreni da coltivare.
Le condizioni della vita in rapporto ai salari sono relativamente difficili, specie pei coloni stranieri. I coloni italiani, a
seconda delle località, si nutrono in gran parte all'italiana. L'assistenza medica è quasi nulla, come è nullo l'insegnamento
della lingua italiana. L'assistenza e previdenza sono esercitate, soltanto nella capitale, da due società italiane: la Società
di beneficenza Umberto I, e la Società di mutuo soccorso e fratellanza.
Sono in corso trattative fra la R. Legazione e il Banco Nacional di Messico, che s'incaricherebbe di raccogliere le somme
depositate dagli emigrati. I medici, gli ingegneri, i farmacisti, gli avvocati, sono ammessi ad esercitare nella repubblica la
loro professione, salvo poche restrizioni; ma, stante il gran numero di professionisti nel Messico, non saprebbesi, tranne forse
in qualche caso, per gli ingegneri e gli architetti, consigliarne l'emigrazione in questo paese. La sola Società di navigazione
che fa servizio diretto fra il Messico e l'Italia, è la Transatlantica Spagnuola. La durata del viaggio è di circa quattro
settimane; il prezzo del passaggio in terza classe è di circa franchi 240 in oro. In casi speciali questa somma può essere
ridotta a 170 franchi.
Il colono italiano non può, tranne rare eccezioni, trovarsi bene nelle regioni calde. Rimangono solo gli Stati del Nord, cioé
Sonora, Chihuahua, Durango, Coshuila, Nevo Leòn e Tamaulipas. Però in queste regioni la rarità delle pioggie rende quasi
impossibile l'agricoltura, a meno che non si facciano importanti e costosi lavori di irrigazione, che sono, in molte parti della
repubblica, condizione essenziale per la riuscita dei lavori agricoli.
Nello Stato di Tamaulipas esiste una estesa zona, formata da poggi fertili, dove si potrebbe intraprendere con successo la
coltura della vite e di quasi tutti gli altri prodotti delle zone temperate. Corre voce che le compagnie nord-americane vogliano
stabilire in queste regioni una forte immigrazione. Il basso prezzo dei terreni non deve però lusingare troppo il colono il quale
deve tener presente che grandi lavori sono necessari per diboscare e dissodare i terreni.
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