Contratto di acquisto della baia di Assab
Gloria a Dio.
Essendo il giorno di lunedì undecimo del mese di sciaban dell’anno 1286 secondo il computo degli islamiti, e il giorno quindici
del mese di novembre dell’anno 1869 secondo l’era degli europei, Hassan-ben-Ahmad, Hbrahim-ben-Ahmad, fratelli e il signor
Giuseppe Sapeto, resisi abordo del Nasser-Megid, barca di Said-Uadh, e fatto atto di presenza, stipularono quanto segue al
cospetto di testimoni:
1° I fratelli sopradetti Hassan-ben-Ahmad e Hbrahim-ben-Ahmad, sultani di Assab, hanno venduto e vendono al signor Giuseppe Sapeto
anzidetto, il territorio compreso tra il monte Ganga, il capo Lumah e i due suoi lati;
Perlocché il dominio del detto territorio apparterrà al signor Giuseppe Sapeto tostoché questi ne avrà sborsato il prezzo,
avendoglielo essi spontaneamente venduto, volontariamente e con retta intenzione.
2° I fratelli suddetti giurano sul Corano della Distinzione, che né essi né la gente loro faranno perfidie agli europei che
verranno ad abitare il paese di proprietà del signor Giuseppe Sapeto.
3° Il signor Giuseppe Sapeto compra il detto luogo per 6 mila talleri, lasciando perciò 250 talleri di caparra ai venditori,
obbligandosi a pagare i rimanenti 5750 talleri fra cento giorni decorrenti dal 1° di ramadan fino al 10 del mese di beggiah. Che
se il signor Giuseppe non tornasse più, né altri venisse in sua vece nel tempo fissato, la caparra andrebbe perduta. I fratelli
poi soprannominati non potranno vendere ad altri il detto luogo, avendolo già venduto al signor Giuseppe Sapeto, ed accordandogli
cento giorni al pagamento del prezzo suo.
Questo è il contratto passato tra il signor Giuseppe Sapeto e i fratelli Hassan-ben-Ahmad e Hbrahim-ben-Ahmad, alla presenza dei
testimoni Mahamad Abdi, Ahmad-Alì, Said-Avad, scrivano, Abh-Allah-ben-Duran.
Accettato e sottoscritto dai contraenti:
Hassan-ben-Ahamad
Hbrahim-ben-Ahmad
Giuseppe Sapeto
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