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1881 - Annessione della Tunisia da parte della Francia.

Nel corso di tutto l'Ottocento, la Tunisia ha rappresentato per gli stati preunitari italiani (e, in seguito, anche per il Regno d'Italia) un territorio privilegiato per scambi commerciali e un luogo sicuro dove molti esuli politici potevano trovare rifugio. Sulle sue coste sbarcarono personaggi del calibro di Giuseppe Garibaldi che soggiornò per alcuni mesi a La Goulette e dell'esule mazziniano Gaetano Frediano che tanto si adoperò per fornire supporto, uomini e mezzi materiali (ovvero armi) alla riuscita della spedizione dei Mille. Con lo stato postunitario l'emigrazione ebbe una marcata accellerazione tanto che intorno al 1881, nel paese nordafricano erano presenti almeno 25.000 italiani.
In questo contesto economico e sociale ben si comprende l'interesse che il Regno d'Italia nutriva per la Tunisia tanto che molti circoli politici ed economici spingevano il governo ad attuare una politica di chiaro stampo coloniale. Le indecisioni della classe dirigente di Roma, tuttavia, non consentirono di approfittare del momento favorevole: la Francia con un'azione repentina impose, con il trattato del Bardo (del 12 maggio 1881) prima, e con le convenzioni della Marsa (firmate l'8 giugno 1883) poi, il proprio protettorato sulla Tunisia.
La reazione del governo di Roma, a quello che fu considerato uno scacco diplomatico, fu durissima tanto che si sfiorò il conflitto militare tra i due paesi. Nonostante i forti contrasti politici tra Roma e Parigi, l'emigrazione italiana in Tunisia continuò incessante. La molla che faceva partire gli emigranti era sempre la stessa: la colonia aveva bisogno di nuove braccia per realizzare infrastrutture ed opere pubbliche. Si è calcolato che agli inizi del Novecento erano residenti in tunisia più di 70.000 italiani, mentre il censimento del 1926 riporta la presenza nel paese nordafricano di ben 89.216 nostri connazionali.

Pagina di approfondimento

Una breve storia degli italiani in Tunisia. (Leggi...)

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Articolo de "Il Giornale d'Italia" sugli italiani di Tunisi. (Leggi...)