1877 - La "legge Coppino" sull'istruzione obbligatoria.
La legge Coppino, che prese il nome dal ministro della Pubblica istruzione del primo governo Depretis, fu approvata dal parlamento il 15 luglio del 1877 in sostituzione della precedente normativa (il Regio Decreto del 13 novembre 1859 noto come legge Casati) ritenuto da molti pedagogisti del tempo piuttosto carente riguardo l'obbligo scolastico.
La nuova legge fu fortemente voluta dagli uomini della sinistra in quanto la ritenevano propedeutica all'estensione del suffragio popolare nelle votazioni politiche (fino a quel momento limitato al 2% della popolazione che ne aveva diritto per istruzione e censo). Le novità introdotte dalla legge Coppino furono diverse. La principale consisteva nella chiara affermazione dell'obbligo scolastico che riguardava tutti i bambini di età compresa tra i sei e i nove anni ed era relativo alle prime due classi della scuola elementare (ma, tacitamente, i relativi programmi potevano essere svolti anche in tre anni).
La norma indicava, inoltre, le sanzioni previste per quei genitori che disattendevano i dettati della legge e non prevedeva l'insegnamento di materie religiose che vennero sostituite dallo studio di nozioni dei doveri dell'uomo e del cittadino in ossequio ai dettami positivistici e laici della seconda metà del XIX secolo. La legge Coppino, infine, demandava ai comuni il funzionamento della scuola primaria in quanto a loro spettava il reperimento delle strutture e delle risorse economiche necessarie al mantenimento dei maestri elementari.
Non esiste (ancora) un testo specifico su questo argomento.
Testo della legge "Coppino" sull'istruzione obbligatoria. (Leggi...)
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