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Cartolina commemorativa del trattato della Triplice Alleanza. L'accordo diplomatico impegnava la Germania, l'Austria-Ungheria e l'Italia ad un patto militare difensivo: la nazione che sarebbe stata attaccata militarmente avrebbe ricevuto auito dalle altri due paesi firmatari.

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Terzaclasse.it > 1877-1896 > 1882 - Firma del trattato della “Triplice alleanza

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1882 - Firma del trattato della “Triplice alleanza.

Cartolina commemorativa del trattato della Triplice Alleanza. Il trattatato della Triplice alleanza” fu sottoscritto il 20 maggio a Vienna tra i governi di Germania, Austria-Ungheria e Italia. Fu Roma a chiedere ai futuri alleati di poter aderire al preesistente accordo di cooperazione militare tra Vienna e Berlino. Con la sottoscrizione del trattato l'Italia voleva superare l'isolamento internazionale in cui si era venuta a trovare dopo lo scacco di Tunisi subito ad opera della Francia (nel 1881).
L'alleanza con Vienna permetteva inoltre di neutralizzare le istanze dello Stato pontificio che cercava oltralpe un possibile alleato per un eventuale processo di restaurazione territoriale dei propri possedimenti. Dal punto di vista operativo, il trattato della “Triplice alleanza” prevedeva il mutuo soccorso nel caso che una delle parti contraenti fosse stata aggredita militarmente. Questo valeva in modo specifico per l'Italia che voleva cautelarsi nei confronti della Francia di cui temeva possibili azioni nel Mediterraneo. Per comprendere la valenza delle esigenze italiane nei confronti di Parigi, va considerato che, su richiesta di Roma, il trattato non prevedeva uguali azioni nei confronti della Gran Bretagna anch'essa assai attiva nel Mediterraneo.
Il trattato della “Triplice alleanza” fu rinnovato il 20 febbraio del 1887 senza apportarvi sostanziali modifiche. Gli unici punti qualificanti furono le integrazioni ottenute attraverso accordi bilaterali per il mantenimento dello status quo ante nei Balcani. Vi furono negli anni seguenti ulteriori revisioni del patto. Ciò avvenne il 6 maggio del 1891 (terzo trattato), il 28 giugno del 1902 (quarto trattato) e il 5 dicembre del 1912 (quinto trattato). Con il tempo l'Italia ottenne da Berlino e, soprattutto, da vienna che temeva ripercussioni nei Balcani in seguito alla politica di Roma, di avere le “mani libere” in nord Africa (ovvero: in Cirenaica e in Tripolitania). Il trattato fu ricusato dal Regno d'Italia alla vigilia della sua entrata in guerra nel primo conflitto mondiale. Ciò avvenne in seguito alla firma del “Patto di Londra” con le potenze dell'Intesa avvenuto il 26 aprile del 1915 che portò Roma a dichiarare guerra proprio agli alleati di un tempo.

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