1882 - La stagione del "Trasformismo".
Il trasformismo si affacciò alla ribalta della politica italiana tra la fine del 1882 e gli inizi dell'anno successivo dopo una stagione iniziata, per la sinistra, con la presa del potere grazie al primo governo Depretis.
Durante i primi anni il blocco progressista aveva assicurato al paese una serie di riforme economiche e sociali tra le quali spiccavano la legge Coppino sull'istruzione obbligatoria e l'estensione del suffragio politico che aveva triplicato la base elettorale. Agli inizi degli anni Ottanta lo scenario politico era cambiato: la sinistra aveva perso gran parte della sua base elettorale tanto che con le elezioni del 1882 fu costretta a cercare accordi con la destra per la nomina di canditati comuni. La nuova maggioranza uscita dalle elezioni (V governo Depretis) fu in grado di sopravvivere solo grazie all'appoggio esterno di ampi settori della destra parlamentare che si riconosceva in Marco Minghetti.
Questo comportò un irrigidimento della sinistra estrema che, con Crispi, Nicotera, Cairoli, Zanardelli e Baccarini, diede vita ad una componente di opposizione conosciuta come Pentarchia. Questi politici, tuttavia, non furono mai in grado di esercitare un'azione coerente e compatta a causa di contrasti politici ed incompatibilità caratteriali. La pentarchia ebbe fine con l'ingresso di Crispi e Zanardelli nell'ottavo gabinetto Depretis. Crispi successe allo statista piemontese dopo la sua morte e fu costretto, anche lui, a ricorrere a politiche trasformiste tanto che la pratica fu istituzionalizzata e adottata anche dai suoi successori.
Il trasformismo può essere considerato come una risposta della classe politica liberale (presa nel suo complesso e senza vere distinzioni di schieramento) alle istanze di rinnovamento a alle manifestazioni di dissenso che venivano da sempre crescenti strati della popolazione: molti italiani iniziavano a riconoscersi nelle mai sopite istanze repubblicane e nelle nascenti idee socialiste e questo metteva in crisi l'idea stessa di stato liberale.
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