1885 - Le truppe italiane occupano il porto di Massaua nel mar Rosso.
Il porto di Massaua fu occupato dai bersaglieri del colonnello Tancreti Saletta il 5 febbraio del 1885. Lo sbarco delle truppe italiane avvenne in modo pacifico grazie all'intervento diplomatico della Gran Bretagna che convinse l'Egitto, che aveva una guarnigione sulle coste del mar Rosso (e la Turchia che formalmente ne aveva il controllo attraverso il Cairo), a non ostacolare l'intervento italiano.
Secondo i calcoli di Londra, l'operazione poteva avere due grossi vantaggi: una maggiore presenza di Roma nel Corno d'Africa avrebbe ostacolato le crescenti mire espansionistiche francesi nel mar Rosso e, aspetto non secondario, gli italiani potevano rappresentare dei possibili alleati nella lotta che Sua Maestà britannica conduceva contro gli indipendentisti del Mahdi che stavano seriamente minacciando i possedimenti inglesi in Sudan.
Nel febbraio dello stesso anno giunsero a Massaua altri due corpi di spedizione italiani. Avevano l'obiettivo di stabilizzare l'originaria testa di ponte e, soprattutto, di estendere il controllo di Roma a tutto il tratto di costa che univa Massaua allo scalo di Assab. Con il Decreto Legge n. 6592 del 1° gennaio 1890 Roma formalizzò la nascita della colonia Eritrea e Massaua, che nel frattempo aveva accresciuto il ruolo di importante scalo commerciale del mar Rosso, ne divenne la prima capitale.
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